Coreingrapho

"In scroll we trust". Questo era lo slogan con cui il dream team formato da Makkox, Flaviano e Antonio Sofi lanciò sul web una splendida esperienza fatta di racconti personali e storie universali raccontati attraverso la striscia verticale da leggere appunto "scrollando" col mouse. L'esperienza di Coreingrapho è stata per me fondamentale. Mi ha spinto a uscire dalle masturbazioni mentali che un aspirante autore di fumetti si fa nel buio della sua stanzetta e a confrontarmi quotidianamente con gli altri, lettori e autori.
Di più.
Mi ha illuso che anche io potessi avere a che fare e dialogare con chi il mestiere del fumettista lo fa sul serio e con chi, come me, avevo tutto l'ardire di farlo. Nelle storie che ho fatto per Core ci ho creduto sul serio, ci ho pianto la notte, ci ho lavorato di scalpello e cesello, ci ho messo dentro tanto (troppo) di quello che sono io. Core, come le mie aspirazioni a cambiare il corso delle maledette cose, non esiste più e questo è per me fonte di grande tristezza.
Sono fiero di averne fatto parte.

La somma delle cose

Ogni scarpa

M'espresso